venerdì 21 novembre 2014

I miei Sette Arcidiavoli

Per chi non lo sapesse, mi diletto di Giochi di Ruolo, dal fantasy all'horror e quando mi cimento nella creazione di ambientazione, personaggi o avventure spesso la commistione tra horror e fantasy diviene palpabile. Scrivendo una mini campagna per giocare con degli amici ho voluto immaginare la struttura dell'inferno della mia ambientazione. Prendendo spunto da concetti già esistenti tanto in alcune culture religiose quanto nella letteratura o in altri giochi di ruolo ho voluto immaginare una struttura eptagonale dove i sette regni sono rappresentati dai sette peccati capitali. A capo di ognuno di questi regni diabolici ho voluto mettere un "Arcidiavolo" che rapresentasse agli occhi umani l'esasperazione del peccato di riferimento.
Preciso che so benissimo che i nomi che ho utilizzato corrispondono nella cultura esoterica/religiosa a concetti e descrizione ben diversi, quindi evitatemi i pipponi di precisazione su a cosa "in realtà" un nome dovrebbe o non dovrebbe essere associato.

Qui di seguito mi limito a elencarvi la descrizione meramente fisica che tali Arcidiavoli avrebbero agli occhi deli esseri umani dell'avventura di mia ideazione.
Parte del mio sogno sarebbe quello di trovare illustratori aventi voglia di dare forma grafica a queste descrizioni.

IRA - Abaddon
Un colosso gigantesco e ipermuscoloso, i muscoli ipertrofici sono avvolti da una rete di vene violacee a fior di pelle. Il e collo taurino e le proporzioni accentuano la postura tozza e solida completamente glabra dalla pelle grigia. E' privo di occhi poiché all'interno delle cavità oculari non vi è buco bensì una membrana carnosa. Le grosse dita sono dotate di lunghi artigli neri e lunghi quanto ogni dito stesso, e la sua schiena presenta delle file parallele di aculei neri che si innestano ai lati della colonna vertebrale. I denti, neri anch'essi sono tutti aguzzi e da orecchie, narici e bocca cola lava incandescente che scorrendogli sul corpo, cade infine al suolo lasciando i segni dstruttivi del suo passaggio. La creatura si muove protesa in avanti come prontaper scattare in un impeto furioso e quando ferma è visibile il ritmico gonfiarsi e sgonfiarsi del torace in preda ad una respirazione isterica.

ACCIDIA - Beelzebub
Uno storpio dalla pelle di un insano pallore cadaverico che attorno labbra narici e occhi prende invece una colorazione livida. Le sclere degli occhi sono giallognole e coperte da cataratte. Da orecchie e narici fuoriescono peli incrostati. Sulla testa poche ciocche unte di capelli appiccicaticci sono circondate da una vistose squamature di pelle morta. La pelle lercia e appiccicosa ha numerose icrostature di miasmi imprecisati ed è piena di brufoli infetti, alcuni dei quali appena esplosi e gocciolanti rivoli di pus giallognolo. Dalla bocca sporgono gli storti denti marroni/giallastri marci e infestati dalle carie. Il corpo scoliotico è ricurvo su se stesso ed ingobito, le spalle come le braccia o il petto e le natiche sono ricoperti chiazze irregolari di peluria unticcia e irta. A partire dal centro delle natiche e lungo le cosce sono ben visibili lunghe chiazze e rivoli incrostati di escrementi, mentre davanti un piccolo pene violaceo è circondato da un folto cespuglio di peli pubici incostati di fluidi organici sessuali infestato dai parassiti.

SUPERBIA - Asmodeus
Un adone, perfetto, la pelle liscissima è color rosa chiaro con riflessi madreperla, il viso ha tratti così belli e armonici da giungere ad un'aspetto indistinguibilmente androgino. Il corpo tuttavia è maschile e perfetto in linea con i tipici canoni di una statua greca. I lunghi capelli sono biondi appena ondulati e cascano sulle spalle, gli occhi celesti ed affusolati sono contornati da lunghe ciglia arcuate. Sulla fronte vicino l'attaccatura dei capelli sono visibili due corna ricurve color avorio minuziosamente intarsiate. Sul capo svetta una corona d'oro tempestata di pietre preziose. Così come alle orecchie lunghi pendenti d'oro, e collane al collo e anelli alle dita.
Regge uno scettro d'oro con il puntale triforcuto. L'intera figura irradia un tenue bagliore spontaneo di luce propria dorata.

GOLA - Behemooth
Una masa di carne abnorme stesa su una lettiga portata a spalla da un'imprecisato numero di magrissimi schiavi emaciati sotto di essa. I mastodontici rotoli di grasso ricoperti di vistose e profonde smagliature sono ammassati l'uno sull'altro e rendono difficile una precisa identificazione della posizione degli arti e dell'anatomia corporea. La sua enorme pancia deforme è solcata da lato a lato da un'altra enorme bocca raccapricciante. La creatura dall'espressione assente, periodicamente allunga una mano verso il bordo della lettiga e afferrato uno degli schiavi dalla testa inizia a mangiarlo in un sol boccone se portato alla bocca addominale o a morsi se alla bocca "canonica". Entrambe le bocche in costate masticazione sono sempre sbrodolate di resti umani e sangue viscoso e producono costantemente un grottescorumore di ossa rotte.

INVIDIA - Astaroth
La struttura e le proporzioni delle parti corporee sono ricodnducibili a quella di un bambino di circa sette anni, la figura è si corporatura longilinea, esile e dalla struttura particolarmente fragile. L'intera pelle innaturalmente liscia e lucida somiglia a gomma di tonalità chiara che va dall'alabastro al beije. Quelli che sembrano capelli sono in realtà bargigli carnosi che dal cranio scendono lunghi fino alle anche. Il viso presenta occhi molto sottili, con sclere nere e iridi dal colore ambrato e pupilla lineare, non è presente un naso ma due narici verticali e affuslate. La bocca increspata in un perenne ghigno supponente è irta di piccoli denti sottilissimi ed aguzzi da cui fuoriesce costantemente la lunga lingua biforcuta. Al termine delle esili braccia le mani preentano dita esageratamente lunghe e nodose aventi un pollice e soli tre dita. Infine dal coccige una lunga coda con in cima un sonaglio simile a quello di un crotalo è in perenne movimento.

AVARIZIA - Belial
Un individuo magrissimo, malnutrito e in  avanzatissimo stato di vecchiaia, la pelle così sottile secca e incartapecorita sembra un involucro sottovuoto che ne contiene a stento le fragili ossa. Sulla testa solo una coroncina di capelli grigi ricoprono la nuca, il volto spigoloso dagli zigomi sporgenti e naso aquilino presenta cavità oculari insanamente profonde e bulbi oculari in oro splendente privi di iride o pupilla. Le guance scavate enfatizzano la spigolosa mandibola e dalla bocca increspata in un'espressione di disgusto e biasimo si intravede una perfetta dentatura anch'essa in oro splendente. Le spalle cadute gli danno una postura incerta, instabile e alla cima delle braccia si notatno le ossute mani contorte da gravissime artrosi, le magrissime gambe sono storte verso l'interno al'altezza delle ginocchia e i piedi callosi sono deformati dall'avanzato stato dei valgismo degli alluci.

LUSSURIA - Lilith
Un corpo femminile dalle curve sinuose e dalle proporzioni esageratamente marcate. La pelle di un rosato chiaro è liscia e ben levigata. Lunghi e folti boccoli rossi scendono lungo la schiena e due grandi occhi verdi e brillanti portano l'attenzione di chi osserva sul visino incantevole a cui il nasino alla francese lievemente all'insù da un'aria sofisticata in netta contrapposizione con l'accenno di innocenti efelidi sulle gote rosee. Le labbra carnose sono appena protese verso l'esterno in un broncetto che valorizza la loro lucidità naturale. Il seno prosperoso e alto presenta areole molto chiare e capezzoli increspati e turgidi visibilmente sporgenti. Il ventre piatto e fa da cornice all'ombelico da cui, fuorisece un fascio di luce celestiale contenuta dentro quell'involucro corporeo. La vita strettissima accentua l'allargarsi dei fianchi che danno spazio a natiche ampie marmoree e alte. I peli pubici, vellutati e rossi come i capelli incoronano un organo genitale ermafrodito che ella non smette di masturbare in ogni modo anatomicamente possibile: una vulva ben più grande del normale, dove al posto del clitoride svetta verso l'alto un pene eretto e pulsante, al di sotto del quale i due testicoli sono contenuti dentro duelle grandi labbra scrotali grandi, gonfie e dilatate da cui sporgono vistosamente delle piccole labbra increspate e cartilaginee. Gli umori prodotti dalla costante masturbazione colano costantemente e copiosamente lungo l'interno delle cosce fino ai piedi.