martedì 8 aprile 2014

Captivus: colui che è fatto prigioniero



Fin da quando ero bambino, sono stato bombardato da favole, fumetti, cartoni animati, videogiochi e film in cui alcuni protagonisti, rappresentavano le icone eroiche per eccellenza.

Che l'ambientazione fosse fantastica, realistica, sportiva o persino post atomica questi personaggi riuscivano sempre a spuntarla, a resistere ai soprusi e in un modo o nell'altro a sconfiggere "i cattivi".

Il problema, per un bambino che come me era cresciuto con sani principi ma compagni di classe talvolta prepotenti, era che i buoni risultavano insopportabilmente noiosi. Tifare per i buoni era fin troppo facile perché tanto avrebbero vinto sempre e comunque.

Questi personaggi "buoni" tra l'altro, oltre a delle controparti cattive sempre più spregevoli, erano anche accompagnati da alleati meno "forti" di loro ma spesso tremendamente più fighi.

Se quindi fu molto facile fin da subito sognare di avere il fegato del cattivo, fu altrettanto facile sognare di essere un buono ultrafigo piuttosto che un bamboccione protagonista di turno.

Così già dalle prime classi delle elementari (pochissimi anni prima che io iniziassi a disinteressarmi del tutto al pallone) il mio idolo calcistico fu subito Mark Lenders.
Credetemi, questo scatenò un odio tremendo da parte dei compagnetti... mentre tutti tifavano per Oliver Hutton e qualche alternativo per Giulian Ross, io sognavo una maglia con le maniche arrotolate e una cattiveria senza pari.
Tutti odiavano Mark Lenders, lo odiavano perché era il più figo.

Così il connubio antagonismo+coattezza si instillava sempre più profondamente nel me bambino e così qualche tempo dopo, quando dovetti scegliere quale tifare tra un ebete col caschetto biondo e pantacollant viola e un alieno blu con la faccia da scheletro e un fighissimo bastone con tanto di teschio d'ariete in cima non mi ci volle poi molto. Col passare degli anni furono innumerevoli gli antagonisti e i comprimari fighissimi di cui fui fermo sostenitore:
Mister X, Mark Lenders, Boyakki, Tonzula e Miss Dronio, Dick Dastardly e Muttley, Skeletor, Hordak, Tri-Klops, Jitsu, Jigen, Fujiko, Ikki di Phoenix, Hyoga del Cigno, Tisifone, Il Gran Sacerdote Arles, Orion di Asgard, il Maestro Splinter, Casey Jones, Shredder, Tong Po, Chong Li, Chewbacca, Darth Vader, l'Imperatore Palpatine, Undertaker, Lgion of Doom, Jake the Snake Roberts, Kane, Mankind, Lobo, Lex Luthor, Joker, Bane, Alan Scott, Guy Gardner, Atrocitus, Larfleeze, Ghost Rider, Mystica, Magneto, Loki, Hulk, Venom e Carnage, Shin, Rei, Yuda e Souther di Nanto, Ain, Raoh e Toki di Hokuto, Alex DeLarge, Frank-n-Furter, Riff Raff e Magenta, Sonny Corleone, Virgil Sollozzo, Jena Plissken, Sardo Numspa, Benedict, Mickey e Mallory Knox, T1000, il Sergente Maggiore Hartman, Marcellus Wallace, Boris Balkan, il Colonnello Nathan R. Jessep, Bowser, Waluigi, Piccolo, Vegeta, Trunks, 18, Cell, Blanka, Zangief, Balrog, Vega, Sagat, M.Bison, Akuma, Grimilde, Jafar, Scar, Scorpion, Baraka, Smoke, Kano, Shang Tsung, Sindel, Jade, Shao Kan, Nina e Anna Williams, Heiachi e Kazuya Mishima, Darth Maul, il Conte Dooku, l'Agente Smith, Benjamin Linus, Smookey, Ozymandias, Gaara del Deserto, Shikamaru Nara, Kabuto, Tsunade, Orochimaru, Ditocorto, Roose Bolton, Tiwin Lannister, Barristan Selmy, Melisandre, Mance Ryder... e chissà quanti ne avrò dimenticati.


Quella che era una sorta di attrazione "a pelle" è pian piano diventata una scelta sempre più cosciente e voluta. Noto sempre di più che "i cattivi" sono più dettagliati nell'aspetto e più sfaccettati nel carattere, che spesso partono da una grande sofferenza e profonda frustrazione. Un dolore che i buoni non provano troppo spesso.I cattivi sono vittime che ad un certo punto dicono basta. E mentre la società ci impone di perdonare e passare oltre, loro avevano il fegato di farla pagare a tutti.
Sì, ok, lo so che non è condivisibile, ma il fascino che scaturisce da queste cose è per me irresistibile quantomeno nella fantasia.

Quindi tra maniche arrotolate, girocolli di piume, elmi irti di lame, pastorali coi teschi, guanti artigliati e mentalità brutali prive di scrupoli ma non per questo meno machiavelliche, crescendo, cercai come tutti di ispirarmi sempre di più ai miei idoli, e anche se tutto questo non ha fatto di me un super cattivo, mi ha reso semplicemente molto molto coatto.

5 commenti:

  1. La banalità del bene.
    O no?

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  2. Non esattamente, non era il concetto del bene ad annoiarmi, era l'idea stereotipata del bene che trionfa sempre a risultare ripetitiva e surreale.

    Immedesimandosi in un protagonista potva risultare frustrante accorgersi che i propri piccoli problemi infantili o adolescenziali non avessero sempre un lieto fine.

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  3. sono stato spesso affascinato dagli antieroi, soprattutto nella letteratura

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  4. Elencaci quanche tuo antieroe preferito

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  5. Ulisse, Dorian Gray, Hancock, Batman, Jack Sparrow, Bender, Tyrion Lannister, Beatrix Kiddo, Zeno Cosini, Barry Lindon

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