venerdì 2 gennaio 2015

Leggete, CAZZO, leggete scimmie di merda!

Libertà di parola, libertà di stampa, libertà d'espressione.
Ok, ora stiamo degenerando.

La gente che condivide notizie, scoop e articoli falsi, tendenziosi, o privi di alcun riscontro con fatti reali è in aumento esponenziale.
Condividere una notizia affasciati dal sensazionalismo che essa causa senza verificarne l'autenticità, contribuisce all'ignoranza e genera altri ignoranti.
A mio avviso, in una società informatizzata come quella odierna bisognerebbe istituire il reato di "Apologia di Involuzione", perché siamo nel 2015, e le scimmie dovrebbero avere il dovere di imparare a sfruttare i meravigliosi mezzi di questa epoca per migliorarsi.

Viviamo avendo in tasca uno strumento che da solo può fornire le mappe di qualsiasi luogo al mondo, intere enciclopedie che comprendono qualsiasi cosa o persona sia mai esistita e l'intera panoramica della stampa mondiale è a portata di click. Nonostante tutto questo, troppa gente non sa fare altro che condividere cagate prese da blog di altre scimmie come loro.

Se solo penso e cosa avrebbero potuto fare gente come Da Vinci o Galilei con gli strumenti che abbiamo quando vedo condividere certe idiozie mi convinco sempre più del fallimento del genere umano.


Le bufale manipolano le masse, indirizzano l'opinione pubblica, e aizzano le persone all'odio.
Oggi chiunque può scrivere qualsiasi cosa, e questo non significa che siamo più liberi, ma che siamo più in pericolo perché molta gente lo fa in malafede, anche se inconsciamente.

Srivere un articolo partendo da un argomento attuale e discusso ed inserendolo in un sito con un nome scelto a puntino non fa altro che alimentarne la disinfirmazione.
Il fatto che l'articolo che vi è piaciuto tanto sia intitolato "CARNE BIANCA CANCEROGENA NEL 76,32% DEI CASI" e che sia presente nel sito www.saluteoggi.it non significa che sia vero.
Il titolo è volutamente sensazionale, la percentuale con tanto di decimali sa di realistico e il sito che lo pubblica non ha che un nome scelto apposta per dare credibilità a ciò che scrive.

Purtroppo, ormai, chiunque non può solo scrivere ma può anche commentare e condividere, e nell'epoca dei social tutti si sentono in dovere di dire la propria. Questo, credetemi, non è un bene, perché se dire la propria argomentando è uno dei modi migliori di fare cultura, dire la propria fingendo argomentazioni e credibilità è bieco tentativo di tirare acqua ad un mulino che non ha neanche la decenza di avere un biasimabile ma ben più comprensibile interesse economico.
Ormai scrivere, o codividere le bufale ha il solo scopo di portare quanta più gente possibile dalla propria parte partendo da basi come il pregiudizio, l'impressione o l'abitudine. Questo modo di fare così diffuso è frutto dell'ignoranza e della disinformazione.

Di contro, questa enorme libertà dell'odierna epoca del web ha anche scoperchiato tante di quelle porcate compiute in passato che l'indignazione pubblica avrebbe dovuto reagire con un senso di responsabilità tale da ispirarci a fare di meglio e a non soccombere agli stessi errori. Dovremmo essere schifati e malfidati e invece gongoliamo e abbocchiamo.

Uomini di potere idolatrati come eroi nazionali erano tagliagole al soldo di altri uomini mossi da interessi economici, papi della chiesa e frati già santificati hanno compiuto o permesso scempi ed immoralità imperdonabili. Su questi casi esistono intere inchieste che venivano prontamente occultate e chi le produceva veniva distrutto e screditato. Verità provate da interi documenti di stato o numerosi provvedimenti e posizioni ufficiali della chiesa stessa, dimenticate e mai più menzionate dal momento in cui la menzogna iniziò a fruttare soldi, influenza e POTERE.

Ciò che fa rabbia è che se un tempo subivamo l'informazione e si era giunti alla formula "se lo dice il giornale o il telegiornale dev'essere vero", oggi non solo è facile scoprire quali notizie odierne vengono manipolate, ma è alla portata di tutti fare luce su molte delle strumentalizzazioni e delle omissioni del passato.

Esiste gente che di fronte a dossier di migliaia di pagine, che svelano la verita sui propri idoli (religiosi o politici), non è capace di dare la colpa all'umanità che lo ha preso in giro, ma è capace di adirarsi e urlare allo scandalo diffamatorio pur di rimanere nella comodità delle proprie certezze. Gente che è capace di negare la realtà pur di non veder stravolta la propria convinzione a priori.

Questa gente è il male sociale odierno, e se posso sperare in un buon proposito per il 2015. Spero che in un modo o nell'altro pian piano tutte le scimmie li fuori si impegnino ad essere degne del concetto di "Homo Sapiens Sapiens".

Leggete, CAZZO, leggete scimmie di merda!

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