lunedì 12 gennaio 2015

Mi sono bruciato il cosmo addosso.

Finalmente dopo grande e lunga attesa sono riuscito a vedere l'attesissimo film remake dei Cavalieri dello Zodiaco.

A molti il film ha lasciato un vero e proprio trauma psicologico, ad altri a causato solo disgusto e rabbia, io, invece, devo ammettere che nonostante molte perplessità il mio giudizio finale tutto sommato è sufficiente.

Forse perché sin dall'inizio ero partito col piede delle consapevoli aspettative di probabile stravolgimento?
Forse perché mi era parso evidente che era impossibile vedere tutta la Corsa al Grande Tempio in sole due ore (o poco meno)? Non lo so.

Di fatto i numerosi stravolgimenti mi hanno fatto aggrottare la fronte ma non mi hanno stravolto poi così tanto, ho guardato una storia che il mio cervello ha etichettato come "contemporaneamente in un mondo parallelo...".
Ovviamente quest'etichetta non è arrivata subito, non posso certo negare che in testa non mi siano sorti gli inevitabili quesiti.

Per cominciare, la scelta di ambientare il momento in cui viene comunicato a Isabel della sua natura divina... IN MACCHINA, in effetti mi ha un po fatto storcere il naso. Era poi così difficile sceneggiare un flashback? Fosse pure di solo qualche ora prima, in un contesto un po' più delicato e tranquillo?
Riguardo ai capelli di Mylock poi, ammetto che ero convinto avrebbero trovato una gag per farglieli perdere in itinere, solo per farci ridere... e invece NO.
Certo, quando è spuntato Cancer-Sparrow-AscellaPelosa-SingStar ammetto che mi si è spalancata la bocca e mi ha iniziato a tremare l'occhio sinistro mentre incredulo cercavo di capire cosa stesse succedendo (che già di mio odio quando cantano nei cartoni Disney dove ce lo si aspetta). Ma mentre cercavo di richiudere la bocca mi dicevo che una scena del genere deve per forza avere un motivo, è una scelta che ti porta per forza a chiederti il perché.
È stato quando è spuntata Scorpio-Femmina (che tra l'altro mi è piaciuta molto) che infine ho trovato la risposta a quei perché.

Fin dall'inizio, hanno cercato di dirci: "Hey, non aspettatevi la storia per come la conoscete! Stiamo cercando di stupire anche voi che sapete tutto a memoria!".
Ho capito! La scelta di Cancer canterino era proprio un modo di farlo seguendo il principio della terapia d'urto. Per questo da quel momento in poi ogni "novità" non mi faceva saltare più dalla poltrona ma mi faceva sorridere chiedendomi quale sarebbe stata la prossima novità.
Insomma, presa quella consapevolezza, mi sono praticamente goduto il film senza più badare a tutti quegli stravolgimenti che ormai non rientravano più tra i campanelli d'allarme della mia memoria.

In buona sostanza, se mi si chiedesse di dare un voto alla versione cinematografica della Corsa al Grande Tempio risponderei che non essendo questo il caso, sarebbe più opportuno parlare di un film di animazione che aveva lo scopo di farci rivedere gli eroi della nostra adolescenza in chiave moderna e canzonatoria e in questo caso sarebbe un voto positivo.

Quindi mi è dispiaciuto? In fin dei conti no.
Mi sono divertito? Oh sì, tantissimo!
È quindi un bel film? Ora non esageriamo.

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