mercoledì 29 gennaio 2014

Paradiso nelle mutande e Valhalla nel cervello

In qualche modo mi persi, cominciai a guardarle su per le gambe. Mi sono sempre piaciute, le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell'altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.
- Pulp (1994)

Mi piacciono le donne provocanti.
Adoro le forme abbondanti, la carne morbida e vado matto per tantissimi difettucci demonizzati dai media che invece mi fanno percepire il corpo femminile come vero, reale e meravigliosamente imperfetto.

Bastano quindi due tonde tette morbide e un culo ampio a farmi desiderare una donna? No.

Mi piace spiegare il mio modo di vedere l'altro sesso enunciando la massima "tutte le Donne sono anche femmine, ma non tutte le femmine sono anche Donne".

Per me la parola "femmina" identifica esclusivamente l'identità biologicamente sessuale.
La parola "Donna" invece (la D maiuscola non è casuale) identifica una condizione intellettivo-caratteriale che nulla ha a che fare con l'aspetto fisico o con l'età.

 Accavallò le gambe e si tirò su la gonna. Si può andare in paradiso anche prima di morire.
-Storie di ordinaria follia (1975)

La Donna che intendo io è un essere umano di sesso femminile che oltre al Paradiso tra le gambe ha anche il Nirvana nel cuore e il Valhalla nel cervello. Che viva le sue emozioni con l'ardore tipico dell'eccitazione ma con la calma di chi è padrone di se stesso. Che proietti l'acume ed una realistica consapevolezza di se in ogni frase o semplice gesto.
Insomma nel mio immaginario una Donna non la puoi sconfiggere, ci puoi solo pareggiare.

Adesso immaginate di mettere questa Donna dentro al prorompente corpo femminile che vi ho descritto prima e avrete finalmente trovato l'immagine antonomastica del mio concetto di "strafiga". Praticamente quasi l'esatto contrario di ciò che cercano di propinarci i media.
Le modelline snelle dalla pelle liscissima, che fanno a gara per vomitare nella rivista di turno l'ennesima intervista carica di disgustose banalità moraliste o di ricercate trovate commercialmente anticonformiste, mi sono state sempre irrimediabilmente sul cazzo.

Quindi perché nel mio immaginario c'è una Donna del genere? Perchè non sono affascinato dalle fighette dai fianchi stretti e le imbronciate boccucce sporgenti? Perché non trovo nulla di affascinante nelle personalità remissive e accondiscendenti?

Il merito è di Charles "Hank" Bukowski.

Quando intorno ai quindici anni la mia sessualità iniziò a consolidarsi, leggevo un libro di Bukowski dietro l'altro e nei suoi libri, già da allora, sapevo distinguere le descrizioni delle semplici femmine da quelli delle Donne. Lui non adoperava questa distinzione lessicale, ma nel concetto io lo capivo.
Poi la porta si spalancò. Ed entrò quella [Donna]. Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di [femmine], sulla terra, giusto? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una [Donna] speciale, incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù, labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi capelli incendiano l'aria. Troppo di tutto, accidenti.
- Pulp (1994)

Hank riusciva a farmi desiderare quell'insieme complesso di caratteristiche al punto da farmi diventare tremendamente selettivo...

La baciai. Baciarsi è più intimo che scopare. Ecco perché non mi è mai piaciuto che le mie donne andassero in giro a baciare altri uomini. Preferirei che se li scopassero.
-Donne (1978)

...e non a caso dovettero arrivare i tardi diciannove anni affinchè riuscissi a dare il mio primo bacio.

Vorrei precisare che sarei un ipocrita se vi dicessi che all'età di diciassette anni sarei potuto essere capace di dire di no a una qualsiasi bellissima idiota pronta a sbattermela in faccia. Solo che io risultavo del tutto privo di fascino agli occhi delle belle idiote e loro mi risultavano affascinanti solo per quei pochi minuti di autoerotismo che il carico ormonale mi imponeva costantemente.

Sembra che le [femmine] più belle scelgano sempre gli stronzi più tremendi, i fasulli più evidenti. Credi che io sia geloso o che abbia una visione delle cose un po' distorta? Hai perfettamente ragione, amico. La [femmina] va col fasullo perché lui sa mentire bene.
-Taccuino di un vecchio porco (1969)


Insomma, la Donna che cercavo io era rara e anche quando l'avessi trovata, sapevo che sedurla non sarebbe stato certo un gioco. Una Donna non vuole un maschio, vuole un Uomo e su di lui concentrerà colossali aspettative.

 Le donne erano destinate a soffrire; non c'era da meravigliarsi che volessero sempre grandi dichiarazioni d'amore.
-Post Office (1971)

Per fortuna mi convinsi di essere un Uomo e questa presuntuosa autocelebrazione, forse, mi aiutò a diventarlo poco a poco. Ben presto imparai a parlare con le Donne, o meglio ancora, ad ascoltarle.
Sin da allora trovo il dialogo con le Donne una tra le attività più intellettualmente stimolanti. Rimango continuamente affascinato dalle intricate meccaniche mentali che riescono a seguire e dalla naturalezza con cui fanno confluire emotività, elaborazione, cultura e fantasia. Per quanto Uomo, subirò sempre il limite della razionalità, mentre la Donna riesce ad essere irrazionale senza che questa risulti un difetto insormontabile.

Finalmente inghiottì la sua lumaca. Poi si mise a studiare quelle che aveva nel piatto.
«Hanno tutte il loro minuscolo buco di culo! È orribile! Orribile!».
«Che cos'ha di orribile il buco del culo, tesoro?».
Si mise il tovagliolo davanti alla bocca. Si alzò e corse in bagno. Cominciò a vomitare. Le gridai dalla cucina: «Che cosa c'è che non va nel buco del culo, piccola? Tu ce l'hai il buco del culo e anch'io ce l'ho il buco del culo! Quando vai a comprare una bistecca di manzo, quel manzo aveva il buco del culo! Il mondo è pieno di buchi di culo! In un certo senso anche gli alberi hanno il buco del culo solo che non si vede, è coperto dalle foglie. Il tuo buco del culo, il mio buco del culo, al mondo ci sono miliardi di buchi di culo. Il presidente ha il buco del culo, il ragazzo del lavaggio macchine ha il buco del culo, il giudice e l'assassino hanno il buco del culo... Perfino Spilla Viola ha il buco del culo!»

-Post Office (1971)

E finchè esisteranno le Donne qualsiasi Uomo avrà qualcosa da desiderare intmamente.

3 commenti:

  1. E' una visione bellissima che rende a suo modo molto onore alle Donne, alle donne e alla Donna. Mi piacerebbe parlare con te del motivo per cui a una Donna viene richiesto di essere un uomo sul lavoro. Ci sono spunti interessanti e il pensiero è tutto meno che polemico.

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    1. Non sono sicuro di aver inteso alla perfezione cosa intendi per "a una Donna viene richiesto di essere un uomo sul lavoro", ma proverò a dare una risposta a ciò che ho inteso io:

      A mio parere personale le Donne, avendo meccaniche mentali molto diverse dai maschi e dagli Uomini, guardano alle problermatiche professionali (e non solo) da un punto di vista diverso. Banalmente questo genera nel mondo del lavoro (che ancora oggi subisce il retaggio di secoli di maschilismo) una sorta di terrore di surclassamento. In molte aziende o settori le donne hanno dato un apporto indiscutibile, ma non perchè siano migliori, solo perchè per anni, non solo era stato impedito loro di esprimere il loro modo di affrontare le cose ma non era mai stata riposta fiducia nel permettere loro di provare.

      In breve: credo che molti maschi non riescano ad accettare l'idea di un individuo di sesso femminile che gli sia superiore o più efficiente in caso di parità di grado.

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  2. Un post che colpisce per la semplicità di come vengono esposti certi argomenti.Se si vuole ampliare ulteriormente il discorso si dovrebbe iniziare a parlare della società di oggi e del messaggio sbagliato che mandano alle persone. Pensate che nelle regioni Andine del Sud America più le donne erano in carne e più venivano considerate belle e attraenti. Questo ci fa capire che, per molti di noi, quello che è bello o brutto non siamo a noi giudicarlo ma è la società che ci fornisce la risposta...anche se non diretta.

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